A rischio una delle due cascine che producono latte per Milano: la Cascina Zerbone deve far posto a nuovi palazzi

A supporto di Giampiero Airoli, Legambiente Milano, il cui presidente Damiano Di Simine ha lanciato un appello al Comune: "Con sensibilità per l'agricoltore che rischia la sua attività, ma noi siamo intenzionati a ricorrere al tribunale amministrativo contro l'accordo di programma siglato lo scorso maggio, che attua 830
appartamenti su 7 ettari. Ma quello è solo il primo lotto".
L’obiettivo del presidio, durante il quale è stato distribuito latte gratuito, era di far conoscere ai cittadini “che, nonostante le azioni sul Pgt, a Milano si continua a consumare suolo agricolo”, mentre la speranza è quella di trovare almeno un'area sostitutiva per continuare l’attività in quanto non compatibile con delle abitazioni.
Se è vero che l’accordo sulla Cascina Zerbone, proprietà del Consorzio Canale, è un'eredità della scorsa amministrazione e c’è già il finanziamento, è anche vero che questo è solo uno dei tanti accordi che hanno un impatto diretto sul consumo di suolo, lasciati in eredità dalla vecchia amministrazione, come è vero che anche in questo caso per l’intervento edilizio non è stata fatta alcuna valutazione ambientale strategica.
Due istanze, quella della salvaguardia del suolo e quella del bisogno di casa, che sembrano mettersi in pericolo a vicenda, suscitando poi un legittimo dubbio sull’effettiva necessità di nuove costruzioni in una città che ha migliaia di appartamenti sfitti e molte, troppe, aree dismesse.
La città che si propone di ospitare un incontro mondiale sul cibo e sul futuro della produzione alimentare in sede Expo 2015.
“Se Carlo Masseroli, quando era assessore all’Urbanistica, avesse acquistato la cascina Zerbone per assegnarla definitivamente alla famiglia di agricoltori, oggi la situazione sarebbe stata di gran lunga più semplice” ha dichiarato in proposito l’assessore all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris.
“Purtroppo, visto che chi mi ha preceduto non ha fatto questa scelta, ora stiamo gestendo una situazione complessa alla quale da mesi stiamo lavorando per trovare la soluzione migliore. La Cascina Zerbone, anche se non è di proprietà comunale, resterà a destinazione agricola. Il signor Giampiero Arioli, attuale gestore dell’attività agricola della Cascina, non ha ancora deciso di partecipare al bando promosso dalla proprietà: speriamo che ciò avvenga al più presto”.
In questi giorni è allo studio, con la Zona e con lo stesso agricoltore, una soluzione che preveda la coltivazione dei terreni nell’area in cui si trova l’ecomostro di Italia ’90 attualmente in fase di abbattimento. Il progetto contemplerebbe l’attività agricola e la fruizione del verde da parte dei cittadini del quartiere.
A.Pozzi