In Comasina aumentano i cantieri: alcuni sono in corso da anni, altri sono arrivati con l’estate e alcuni edifici sono in stato di abbandono

Da considerare che nel piano complessivo dell’opera ci sarebbe anche un parcheggio multipiano in corrispondenza del nuovo capolinea per accogliere le automobili di chi viene da fuori per prendere la metro verso il centro città: opera ad oggi non finanziata.
Sempre sul tratto di strada che va dal futuro sottopasso al capolinea della M3 ci sono altri due cantieri stagionati: uno è quello che sorge sulle ceneri della ex-scuola media Gandhi, un progetto annunciato nel 2007 a fronte di una situazione di degrado e abusivismo dell’edificio sito in via Bernardino da Novate. Qui i lavori sembrano procedere speditamente: la data prevista per il termine è il 18 febbraio 2010, e quello che sta prendendo forma è un edificio destinato ad ospitare un Commissariato di Polizia.
Lì accanto c’è invece un’altra ex-scuola non altrettanto fortunata: è l’ex-scuola elementare Ada Negri, abbandonata, occupata e infine ceduta dal Comune all’Università Bicocca che dal luglio 2008 l’ha formalmente presa in carico in vista di una riqualificazione, grazie ad un bando ministeriale. Peccato che, un anno dopo, il cantiere sia fermo: nessun operaio, materiali e scarti vari abbandonati, erbacce altissime che circondano quel che resta ancora in piedi dell’edificio. Le solite voci di quartiere parlano di un fallimento della ditta appaltatrice, ma di certo c’è solo il pietoso stato di abbandono dell’area.
Tra i cantieri nuovi c’è invece quello per la fontana di piazza Gasparri: un’opera da 215.000 euro che prevede la realizzazione di un sistema di giochi d’acqua con illuminazione subacquea. Bella, certo, ma forse meno necessaria di altre: se non altro i lavori dovrebbero terminare a dicembre di quest’anno.
Tra i vari cantieri si è da poco aggiunto anche quello per la manutenzione straordinaria dell’anello che porta il riscaldamento nelle numerose case Aler del quartiere: un’opera che arriva dopo 15 anni di pressioni da parte degli inquilini e che preoccupa molto i residenti non tanto per la durata dei lavori che presumibilmente termineranno a settembre-ottobre di quest’anno, quanto per alcuni interrogativi senza risposta a livello contrattuale-economico. In teoria l’opera è a carico di A2A, anche se i documenti ufficiali scarseggiano e gli utenti ad oggi non sanno quanto finiranno per pagare, né con che modalità (se in base ai consumi dei singoli utenti come fatto finora o per condominio). Ma questa è tutta un’altra faccenda.
Come fiore all’occhiello, tra cantieri infiniti e new entries, c’è infine l’edificio che ospitava il Centro del Bambino Maltrattato, un edificio abbandonato da oltre 4 anni, balzato agli onori delle cronache solo quando, un paio di anni fa, è stato oggetto di occupazioni abusive. Sempre più degradato, ancora murato, nonostante le richieste del Cdz per riconvertirlo. Chissà se prima o poi ci saranno anche lì un cantiere e un briciolo di riqualificazione.
Antiniska Pozzi