Laici contro ciellini: in Comune la componente di Forza Italia ostile a CL cerca di approfittare del momento e chiede più spazio

Il tono è perentorio, ma è difficile pensare che di fronte al Primo cittadino la componente “laica” di Forza Italia possa essere altrettanto brusca. Eppure, la questione è nell’aria. In qualche modo riaperta dallo stesso Sindaco con il licenziamento di Sgarbi. La poltrona dell’Assessorato alla cultura non è stata prenotata ufficialmente da nessun partito, ma è noto che la Lega ci ha fatto un pensierino e Gallera, Capogruppo azzurro a Palazzo Marino, ha ribadito –nell’intervista concessaci la scorsa settimana– la necessità di scegliere un nuovo assessore “più omogeneo alla cultura e alla sensibilità della maggioranza”.
Ed è sempre stato Gallera – a preannunciarci la necessità di procedere ad un ‘tagliando’ per la Giunta.
In realtà, però, più che di un tagliando per l’intera Giunta, sembra trattarsi di una ridefinizione degli equilibri interni a Forza Italia. Le bordate sparate dal Cavaliere sui ciellini nelle scorse settimane e che hanno affondato le ambizioni prima del loro esponente più prestigioso, Formigoni, poi di Maurizio Lupi, che ambiva ad un ministero di peso e si è dovuto accontentare della vicepresidenza della Camera, infine di Giancarlo Abelli –che ciellino non è ma è come se lo fosse– cui è stato preferito il “laico” Podestà come coordinatore regionale azzurro, hanno scatenato la componente anticiellina di FI in Consiglio comunale che vede nel rimpasto di Giunta la tavola imbandita dove saziare i propri appetiti.
“Ci sarà un esame a 360 gradi e nessun Assessore potrà ritenersi immune da una verifica.” Si sbilancia il nostro interlocutore ma forse è un po’ troppo ottimista.
Anzitutto perché il Sindaco impegnato nelle ultime settimane a granirsi il ruolo di guida solitaria dell’intera partita Expo a spese di Formigoni –anche se tra i due litiganti si muove abile e felpato il superconsulente Bruno Ermolli– non ha nessuna intenzione di aprire il capitolo rimpasto.
In secondo luogo più di una casella è blindata: quella del Vicesindaco De Corato, che ha già visto diminuire considerevolmente il proprio potere rispetto all’epoca Albertini e per il quale è impensabile un’ulteriore limitazione di competenze, quella dell’Assessore ai servizi sociali, Mariolina Moioli, braccio destro del Sindaco fin dai tempi del Ministero dell’istruzione, considerata intoccabile, così come quella del leghista Orsatti. Gli uomini del ‘Carroccio’ dopo il boom di consensi registrati alle elezioni politiche si sentono sottorapprsentati, impossibile quindi ridurne il peso.
Il tagliando potrebbe quindi ridursi alla sostituzione dei due Assessori dati per uscenti, la Colli e Rossi Bernardi, più, secondo altre fonti interne a Forza Italia, Tiziana Maiolo. Un turn-over soft e scaglionato, che non toccherebbe le poltrone importanti né gli equilibri tra i partiti della maggioranza.
Questa risulta essere la linea del Sindaco, caldeggiata anche da AN, come sembra a sentire le parole del Capogruppo a Palazzo Marino, Carlo Fidanza ( ascolta l’intervista). Una linea che dovrebbe concretizzarsi in un processo diluito di sostituzioni; un percorso che vorrebbe evitare traumi e soprattutto un confronto sul governo cittadino nel suo complesso. In quel caso, infatti, ogni partito della maggioranza farebbe sentire la propria voce e reclamerebbe maggiore spazio: la Lega in primis, forte dell’ultimo esito elettorale nel quale ha triplicato i voti a Milano, AN che, come ha ribadito il suo Capogruppo nell’intervista che ci ha concesso, nel caso di un rimpasto farebbe sentire ovviamente le proprie ragioni.
Molto probabile quindi che il ‘tagliando’ invocato da Gallera la scorsa settimana e preteso dalla componente ‘laica’ di Forza Italia diventi una ridistribuzione delle poltrone occupate dagli azzurri. Nel mirino c’è anzitutto quella dell’Assessore all’urbanistica Masseroli, ciellino doc vicinissimo a Lupi. È accusato dai suoi colleghi non ciellini di muoversi solo per la sua corrente su uno degli scacchieri strategici della politica cittadina: l’urbanistica. Nei mesi scorsi gli avversari di Masseroli all’interno di Forza Italia si sono messi di traverso, non senza ragione, su più di una delibera presentata dall’Assessore. Non è nemmeno escluso che il responsabile dell’urbanistica possa essere “sacrificato” dalla sua stessa ‘corrente’ nel quadro di un riassestamento più ampio che dovrebbe intrecciarsi con la gestione dell’Expo.
Probabile che lo stallo prosegua quindi fino al termine di giugno, quando verrà deciso ufficialmente l’assetto del ponte di comando dal quale verrà guidata verso l’Expo. Se anche in quel caso CL dovesse uscire ridimensionata le pretese dei ‘laici’ si farebbero ancor più insistenti, ma probabilmente potrebbero essere destinate a rimanere paradossalmente insoddisfatte poiché difficilmente si infierirebbe sugli sconfitti.
Per questo gli avversari della componente ciellina all’interno di Forza Italia mordono il freno e premono per un’accelerazione, mentre il Sindaco prende tempo per evitare un rimpasto di cui non sente nessun bisogno.
Beniamino Piantieri