Alcune considerazioni dei Genitori antismog sui provvedimenti attuati dal Comune negli ultimi cinque anni

A seguito di queste considerazioni, il rifiuto di quanto dichiarato in campagna elettorale, a proposito delle concentrazioni di particolato: “abbiamo già raggiunto il limite che l’Europa fissa per il 2015” (Letizia Moratti, I cento progetti realizzati, p. 85). Perchè, come spesso da noi riferito nei mesi scorsi, i valori riferiti sono attribuibili alle condizioni atmosferiche più che alle politiche adottate dall’amministrazione: “il decremento delle concentrazioni nel 2010 è stato influenzato in modo prevalente da condizioni atmosferiche eccezionali (60% di pioggia in più nei mesi critici rispetto al decennio precedente) così come quelle del 2009 (10 % di pioggia in più rispetto al trentennio ) e del 2008. La verità è che la situazione di Milano era e rimane gravissima. Siamo fuori legge e le tante azioni che potevano essere intraprese per una vera svolta non lo sono state”.
I Genitori antismog ricordano anche che, dalla firma, nel dicembre 2008, del Patto dei Sindaci per la riduzione delle emissioni di Co² di Milano di oltre il 20%, l’amministrazione uscente “ha reso tale impegno lettera morta non portandolo neppure all’attenzione del Consiglio Comunale”. Un altro punto è la realizzazione solo in minima parte dell’impegno di potenziamento della mobilità ciclabile e del trasporto pubblico per mezzo di percorsi protetti e dedicati. Un altro ancora l’adozione di un Piano di Governo del Territorio “del tutto dimentico del problema della vivibilità e dell’inquinamento che, se entrerà in vigore, costituirà un ulteriore grave scacco alla salute dei cittadini di Milano e una causa di aggravamento del degrado ambientale”. Infine, non è stata svolta dal Comune un’efficace azione educativa e di sensibilizzazione presso i cittadini sul fronte dell’inquinamento e sulle azioni e i comportamenti e le azioni per combatterlo.
Come a dire, un’altra occasione persa.
A.P.