Il Consiglio di Stato dichiara abusivi gli alberghi costruiti in aree industriali perché non previsti nel Piano Regolatore

Grazie alle deroghe concesse dalla circolare sono stati realizzati quattro alberghi in ex aree industruali: in viale Isonzo 14, in via Cecchi 18, in via Culumella 36 (dove è in corso di ultimazione un rustico) e in via Pellegrini 9. La sentenza è arrivata proprio grazie al ricorso di terzi contro la costruzione di quest’ultimo albergo.
Illegittime anche le due delibere del 2002 che prevedevano la possibilità di procedere con la “DIA convenzionata” anche nelle zone soggette a tutela ambientale, evitando quindi l’esame del Consiglio comunale.
Anche in questo caso le delibere vanno contro le norme di tutela di salvaguardia ambientale del Piano: infatti, gli interventi devono essere “sottoposti alla previa adozione di un piano attuativo che ha la funzione di garantire il rispetto degli elementi tipici dell’ambiente, delle tipologie di edilizia minore nonché delle dimore agricole del paesaggio lombardo, assicurare il rispetto ed il ripristino del verde e del paesaggio naturale e di individuare e classificare gli edicifi meritevoli di particolare tutela”.
Il Pd vuole vederci chiaro, capire come il Comune abbia intenzione di recepire una sentenza depositata ormai 7 mesi fa e sapere se e quanti altri insediamenti turistico-alberghieri sono stati approvati in aree industriali.
Per questo ha depositato un’interrogazione che precede altre obiezioni di sospetta irregolarità che verranno presentate a settembre.
“Abbiamo la sensazione che questi escamotage abbiano gettato le fondamenta di una cementificazione senza regole -dichiara Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd- Il fatto che da gennaio ad oggi non si siano presi provvedimenti rappresenta l’ennesimo segnale di scarsa trasparenza di questa amministrazione.”
Giulia Cusumano