Piccoli e grandi cambiamenti che verranno introdotti nel sistema dei nidi e delle materne a partire dal prossimo anno scolastico

Tra le dieci novità presentate in anticipo alla stampa dal Vicesindaco, alcune s’inseriscono nel solco delle richieste espresse più volte dai genitori all’amministrazione: partecipazione attiva dei genitori alla stesura dei nuovi criteri di iscrizione per l’attribuzione dei punteggi e la formazione delle graduatorie, cosa che in parte è già avvenuta quest’anno col cambio di circolare e l’ascolto di istanze espresse in seguito all’uscita; orari più flessibili per l’ingresso e l’uscita dei bambini, sempre nell’ottica di andare incontro alle esigenze logistiche delle famiglie; traduzione dei documenti in 5 lingue (inglese, spagnolo, francesce, arabo e cinese, per far sì che anche il 27,2% delle famiglie che usufruiscono dei servizi scolastici del commune possa comprendere i regolamenti e le circolari); cambiamento dei servizi di sostegno ai bambini disabili, nell’ottica di una maggiore vicinanza tra famiglie e strutture, al posto dell’attuale suddivisione della città in 3 macroaree; adeguati percorsi formativi per le educatrici; orti nelle scuole ed educazione alimentare, rilanciando il progetto “Più frutta più verdura” terminato nel 2010.
E ancora, “Happy popping” con la creazione in ogni struttura di spazi riservati alle mamme che allattano; condivisione in rete tramite una spazio web appositamente istituito del patrimonio di esperienze e buone pratiche; nuova organizzazione del dimensionamento, che costituisce un tema a parte su cui il Vicesindaco si è soffermato nella parte finale della nostra intervista audio (ascolta).
“Un altro importante obiettivo – ha dichiarato Maria Grazia Guida – è recuperare e valorizzare l’eccellenza della tradizione pedagogica milanese”. Soprattutto a fronte di un’eredità ricca di criticità, che, in modo particolare in alcune zona della città (il Vicesindaco ha citato i quartieri Rubattino e Adriano), vede una grossa carenza di strutture nuove a fronte di nuovi insediamenti urbanistici.
“La qualità delle nostre scuole dell’infanzia è stata a lungo un vanto per la città, ma negli ultimi anni questo patrimonio è andato disperdendosi. Abbiamo trovato nelle nostre educatrici una collaborazione entusiastica e fondamentale per restituire a Milano slancio e prospettive. Adesso la sfida è coinvolgere le famiglie e la città tutta. Perché occuparsi di bambini significa prendersi cura del proprio futuro”.
A.Pozzi