Che fine ha fatto il progetto di legge regionale per la gestione dell’amianto presente sul territorio

Attualmente ci sono in corsa due progetti di legge: uno, bipartisan, sull’aspetto sanitario, che è già stato discusso in Commissione Ambiente e sarebbe teoricamente pronto a passare il vaglio dell’Aula, anche se non se ne è fatto sapere più nulla. Il secondo, presentato dal Pd regionale sul tema delle bonifiche e dei finanziamenti, che non è stato mai discusso in commissione.
Sembrerebbe quindi che si voglia tornare all’impostazione iniziale, secondo cui questione sanitaria, smantellamento, bonifica e smaltimento in discarica siano aspetti da affrontare non separatamente ma con un approccio organico che li comprenda tutti.
“Ancora elusive invece le risposte in merito alle strutture sanitarie, agli incentivi ed ai finanziamenti per le bonifiche. In particolare la Fibronit dove servono ancora 25 milioni di euro. Sembra quasi che non si voglia prendere coscienza della vera emergenza ambientale e sanitaria costituita dall’amianto e confermata dalla storica sentenza del tribunale di Torino” dice ancora Villani.
Che i progetti di legge restino due o tornino ad essere uno solo, la questione è prioritaria e continua a costituire un’emergenza ambientale e sanitaria, per la quale la Regione Lombardia deve dotarsi al più presto di una normativa ad hoc: ricordiamo che, secondo l’Arpa, la presenza di amianto sul suolo regionale ammonta ancora, nonostante quanto già fatto, a circa 3 milioni di metri cubi, e che della proposta di legge per la modifica della L.R. 17/2003 si parla ormai da più di un anno.
Senza contare che la Regione Lombardia ha assunto l'impegno nel PRAL di eliminare tutto l'amianto presente sul territorio entro il 2016.
A.Pozzi