A oltre 3 anni dalla denuncia, nessuno dei manufatti in attesa di demolizione è stato rimosso: i residenti riaccendono l’allarme

Poi il Comune scoprì che il gestore del capannone (occupato abusivamente, ai tempi del nostro articolo) era ALER, e chiese lo sgombero della struttura per consentirne la demolizione, cosa che avrebbe avuto le condizioni per verificarsi, stando alla comunicazione (maggio 2010) dell’allora Assessore ai Consigli di Zona Mascaretti.
Dopodichè, il nulla.
Lo scorso 3 marzo 2011 il consigliere regionale Carlo Borghetti (Pd) presentò al Pirellone un’interrogazione a riguardo, per sapere “come intende intervenire Regione Lombardia al fine di rendere possibile la soluzione del problema presente da lungo tempo nel Quartiere di Quarto Cagnino”.
Ora, in data 18 gennaio 2012, alcuni residenti tornano a chiedere una soluzione, presentando al Distretto 5 Asl Milano e all’Ufficio Bonifica Ambientale un esposto generale relativo alla presenza di amianto a Quarto Cagnino, che oltre al capannone adiacente a via Lamennais, comprende altre strutture quali il Centro Edile di via Taggia e il tetto della Chiesa di Sant’Elena (i dettagli del’esposto sono disponibili a questa pagina.
Per quanto riguarda il capannone, “le risposte che via via abbiamo ricevuto dal Comune di Milano sono state positive nel senso di concordare con noi sulla necessità della bonifica di detti siti, tuttavia, pur se con le procedure avviate, nulla si è risolto” riferiscono i residenti che hanno sottoscritto l’esposto (Corrado Angione, Antonella Longo e Antonio Crivellin). “I bimbi giocano all’ombra dell’amianto sfaldato e sbriciolato. I manufatti sono tutti inseriti in un contesto popoloso e ricco di strutture pubbliche molto frequentate: ci sono scuole medie, palestre e piscina comunale, mercati comunali, abitazioni. Chiediamo di essere informati di ciò che ASL, a conoscenza, almeno dal 2010, sta facendo, convinti che ad ASL, a Regione Lombardia e al Comune di Milano sta a cuore la salute dei cittadini. Eppure, non vi sono stati nemmeno interventi emergenziali per rendere innocue le fibre di amianto che quotidianamente respiriamo”.
Per chiarezza, è bene spiegare che le competenze di legge in materia di amianto sono in capo alle ASL e che il Comune di Milano opera sulla base di un protocollo volontario per la gestione delle segnalazioni relative all’amianto, sottoscritto con ASL e ARPA nel 2008.
A.Pozzi