Il ministero dell'Ambiente da parere positivo sul ricorso presentato dal Comitato: Palazzo Marino sospende i lavori ma dichiara che proseguiranno regolarmente
Due mesi fa i tecnici del Ministero dell’Ambiente, chiamati a dare un parere in merito al ricorso sollevato dal “Comitato la Goccia” innanzi al Consiglio di Stato (il 19.02.2015) e riguardante l’operato dell’amministrazione comunale milanese sulle procedure autorizzative di bonifica dell’area 1A della Goccia, si sono espressi in maniera positiva. E' solo un parere, e bisogna ora attendere la decisione finale del Consiglio di Stato, ma ad oggi la bonifica dell'area è ferma. |
Ma non sembra una coincidenza che l'interruzione dei lavori arrivi dopo il pronunciamento del Ministero dell'Ambiente in seguito al ricorso al Consiglio di Stato avanzato dal "Comitato per il parco la Goccia" che da anni propone un'alternativa al progetto esistente sull'area, contestando all'amministrazione di non aver eseguito un'adeguata analisi di rischio sui terreni inquinati, non avendo acquisito tutte quelle osservazioni che consentirebbero di programmare i lavori sulle aree in relazione ai livelli di contaminazione.
Non è chiaro se il Comune abbia già inviato le proprie osservazioni, ma resta il fatto che nel pronunciamento è detto chiaramente che l'analisi di rischio è obbligatoria in base al Codice dell'Ambiente (decreto legislativo numero 152/2006) al fine di consentire "la valutazione della contaminazione in termini di quantificazione dei rischi attuali e/o potenziali per l'uomo e per l'ambiente». Nel parere si dice anche che «non è stato dimostrato e acclarato che il sito necessitasse dell'intervento di bonifica adottato».
Il progetto originario, a lungo caldeggiato dell'ex assessore all'Urbanistica Ada Lucia De Cesaris lo trovate qui.
Il prossimo passaggio sarà determinato dal pronunciamento del Consiglio di Stato sulla procedura di bonifica adottata: il Comune di Milano "attende con grande serenità la decisione, avendo scelto di eseguire i lavori secondo le modalità più cautelative possibili", mentre il Comitato continua la sua battaglia per la salvaguardia di un'area verde che di fatto è un unicum in città, un affascinante mix di archeologia industriale e natura, e che senz'altro merita una riflessione più approfodita sulle sue sorti future.