Positivi i dati del primo anno di sperimentazione, restano alcuni problemi aperti

Un'idea che riprende la proposta formulata nei referendum consultivi del giugno 2011 di trasformare Ecopass in una misura più strutturale, facendo pagare per l'ingresso, e non per la classe di inquinamento.
Sul versante legale-amministrativo, Area C non ha avuto vita facile. Nata sotto forma di sperimentazione, con una delibera di Giunta che prevedeva 18 mesi di prova, la norma è stata oggetto di ricorsi al Tar da parte di commercianti, residenti e gestori di parcheggi in centro. Tutti finora sono stati respinti, sulla base della prevalenza dell'interesse pubblico rispetto all'interesse privato. Nel caso del ricorso di Europarking, però, il Tar ha dato ragione all'autorimessa, e così Area C è stata temporaneamente sospesa dal 25 luglio al 16 settembre scorsi. Il Consiglio di Stato ha successivamente convalidato il dispositivo del Comune, ma il ricorso inizialmente vinto dall'autorimessa ha messo in evidenza alcuni temi sui quali il Comune dovrà ancora lavorare nei prossimi mesi.
Tra tutti il più importante è senza dubbio il passaggio del provvedimento da misura sperimentale a definitiva. Finora Area C è stata applicata con una delibera di Giunta, e il 'governo' di Palazzo Marino non ha dovuto, quindi, passare dal vaglio del Consiglio.
A metà marzo, al termine del periodo di sperimentazione che è stato ridotto a un anno, il Consiglio Comunale dovrà affrontare il dibattito per adottare il provvedimento con un voto d'aula. In quel frangente il confronto si allargherà anche alla gestione complessiva della mobilità milanese. Infatti, inizierà il proprio iter anche il Piano urbano della mobilità, che dovrà naturalmente tenere conto in modo complessivo di tutta l'area cittadina e non solo.
Rimane aperta inoltre la questione del pagamento anche per i residenti all'interno della cerchia dei Bastioni. Il 70% non ha superato il 'bonus' di 40 ingressi gratuiti annuali a cui ha diritto, ma molti degli abitanti di Zona 1 ancora non ci stanno, e sarà giudicato nei prossimi giorni un ricorso collettivo al Tar del comitato “No charge”. Che l'estensione del pedaggio anche per i residenti rimanga una questione delicata lo dimostra anche la perplessità di chi, favorevole addirittura all'estensione della congestion charge fino alla cerchia della filovia 90-91, ritiene che questo non potrebbe essere fatto se, appunto, il ticket riguardasse anche i residenti.
Al di là delle questioni di maggiore contrasto, diamo ora uno sguardo ai dati. Nell'orario di attivazione di Area C, gli ingressi in centro sono stati in media 41.000 in meno rispetto al 2011, con una riduzione intorno al 31%; il traffico complessivo a Milano, invece, si è ridotto del 6%. Viaggiano più velocemente i mezzi pubblici, in media del 6% gli autobus e del 4% i tram, mentre il tasso di incidentalità si è ridotto del 25%.
Positivi, anche se meno marcati rispetto ai dati sul traffico, i numeri dell'inquinamento. Da gennaio a settembre il Pm10 “allo scarico”, ovvero quello prodotto direttamente dalle auto, è sceso del 10%, mentre il black carbon prodotto da autoveicoli è calato di un terzo.
Sempre guardando ai dati medi, pagano per entrare circa 6 veicoli su 10, e l'80% non è arrivata in centro per più di dieci giorni, e con Area C il Comune ha incassato nell'anno solare poco più di 20 milioni di euro, avendone 13 da reinvestire al netto delle spese. Tutti soldi vincolati al miglioramento del trasporto pubblico. 10 milioni, fa sapere l'Amministrazione, sono stati investiti sul potenziamento delle linee (privilegiando soprattutto quelle in ingresso al centro), mentre tre hanno consentito l'ampliamento della rete di bike-sharing, le cui 'stazioni' sono passate da 120 a 166.
Dunque, Area C ha cambiato le abitudini degli automobilisti, anche se molti hanno semplicemente spostato i propri orari. Rispetto al 'rigore' delle prime settimane di gennaio, quando nell'intera giornata le auto in ingresso erano 'solo' 120.000, la media degli ingressi giornalieri è risalita velocemente. A ottobre (ultimo mese per cui i dati sono disponibili) delle 140.000 auto arrivate in centro ben 50.000, più di una se tre, lo hanno fatto in orari extra Area C. Circa 10.000 sono passate ai varchi poco prima delle 7,30 o poco dopo le 19,30, evitando per un soffio di pagare il ticket.
Claudio Urbano